venerdì 25 settembre 2015

DIABROTICA



La Diabrotica del Mais (Diabrotica virgifera virgifera Le Conte) o Verme delle radici del mais è un coleotero crisomelide da quarantena di origine americana, grave parassita del mais (Zea mais L.). I danni che le larve di questa specie causano alle radici del mais ne fanno uno dei fitofagi più importanti per questa coltura negli Stati Uniti d’America.
Il mais è l´unica pianta che consente lo sviluppo di popolazioni elevate e che può subire danni gravi da
D. v.virgifera ma, occasionalmente, le larve possono svilupparsi su altre Poacee e gli adulti possono essere rinvenuti su Poacee, Asteracee, Fabacee e Cucurbitacee. Diabrotica virgifera virgifera è stata per la prima volta descritta da John Lawrence LeConte nel 1868 sulla base di due adulti raccolti su una cucurbitacea spontanea in Kansas e si ritiene che il crisomelide si sia evoluto insieme al mais in regioni tropicali e sub-tropicali dell’America Centrale. Fu riconosciuto come insetto d’interesse agrario da C. P. Gillette nel 1912 che descrisse per primo gli allettamenti e i danni radicali osservati sul mais in Colorado. Dal momento in cui se ne riconobbe l’interesse, la sua biologia e le implicazioni pratiche del suo comportamento naturale sono stati ampiamente studiati soprattutto negli Stati Uniti.

DIFFUSIONE

Originaria degli Stati Uniti, è stata avvistata in Europa a partire dal 1992, in area balcanica e da lì si è poi diffusa nelle aree circostanti. Nel 1998 è stata catturata per la prima volta in Italia presso l’aeroporto di Venezia. Poi è comparsa in Lombardia, Piemonte, Trentino, Friuli, Emilia Romagna. Nel 2010 è stata rinvenuta in Valle d’Aosta. In Toscana è stata catturata nel 2010 (comune di Vicchio) e nel 2011. Dal 1994 è specie inserita nella lista "A2 quarantine pest" della CE e, nel 1998 sono stati fissati requisiti specifici di quarantena per terreno e piante provenienti dalle zone infestate.
La diffusione di questo terribile coleottero negli Stati Uniti deriva dalla pratica della monosuccessione che si è andata affermando, a partire dagli anni ‘40. In quegli ambienti le enormi superfici occupate dalla monocoltura del mais ne hanno accresciuto l’importanza e la dannosità.




                     


                                                                  

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